venerdì 9 aprile 2010

v.

L'animale di prateria, inafferabile come la farfalla.
Falsa e inaffidabile, come l' husky.
La sua bellezza risiede in cio'.
Incrocio tra Venus e Artemide.
Ogni tanto si posa su un fiore, una spalla e succhia il nettare delle cose.
Parassitaria, contemplativa.
Guai a chi se ne innamora. Ha perso in partenza, come chi volesse raggiungere la Luna a piedi.
Chiaramente se dovesse essere lei ad amare o ad essere innamorata, la Luna è li', a portata di mano.
In lei risiede tutta la speranza del genere umano.
O meglio: l'idea della speranza. Della generazione, della bellezza, della felicita'.
Parla poco, quando lo fa sussurra.
Ma la bellezza e la felicita' sono da sempre irraggiungibili.
Ci sfiorano, al massimo ce ne accorgiamo solo dopo che ci sono passati accanto, fugaci.
Ci guardano e noi guardiamo loro, attoniti.
Ci guardano come fai tu, con quel sorriso benevolo e incantato.
E terminata l'estasi non ci resta che proseguire verso la Luna, consci nel profondo che non arriveremo mai.