sabato 25 maggio 2013

la stella di Lucifero (eliogonie)

E così, da qualche parte in questo sporco mondo umano,
in qualche polveroso e lercio ufficio delle forze del disordine,
nei pressi di Campoverde o Zatina, la città fondata dal Duce,
da qualche parte, appesa ad un muro, c'è la foto segnaletica
d'una bambina.
Essa, unico barlume di luce nella oscura e maleodorante
dimensione di uomini ridotti a servi ed automi di una legge
e di un sistema corrotto, senz'animo e levatura,
essa ristora e consola qualcuno...
La digos può stare tranquilla: non saranno le parole
d'un solitario a distruggere il vostro sistema marcio:
sarà il volto d'una bambina rumena...

Essere padri e maestri non è semplice, quando si hanno figli magici.
Essere zii non è semplice, quando si hanno nipoti Binda, semitici e mutumatti.
Esser padri è ancor più difficile, quando la propria bambina
fa la buttanella.
Ci si getta dai burroni per scaldare certe buttanbine.
Esse si ricorderanno degli immensi sacrifici di uomini
-che per loro vollero essere al contempo padri e amanti-
solo un giorno molto lontano, quando quei padri amanti,
romantici imbecilli, abitatori dell'abisso ed esiliati,
saranno sotto terra da un pezzo.

Ancor più difficile di tutto ciò,
ancor peggio di figli magici, figlie buttanbine, semiti,
bindici, mutacci, danelie, zucchetti, mogli barine,
secondo in classifica solo allo iettatore demente Antuan,
peggio di tutto ciò, è il frater corruptus per eccellenza:
Elio Patucchi, noto in casa Averno come il famigerato "russu".

Perchè?
Perchè il caro russu rappresenterebbe il peggior frutto che la prole
di Adamo ebbe mai a generare?
Risposta: a causa della sua hybris, del peccato d'orgoglio
luciferino, della sua incorregibile superbia, che lo condurrà
presto alla rovina e un dì lo traghetterà nell' Ade...

Esempio vivente di hybris,
apologeta supremo della propria stoltezza,
Elio perpetua cappellate al ritmo di una samba.
Rivoltatosi all'ennesima cresta da parte del noto aguzzino
Nax Falli,
invece di intascare la busta con la mancia
generosamente offertagli dal sodomita brizzolato,
dopo un'ora di raccordo per giungere a Guidonia,
il ciandala manda tutto all'aria,
lasciando che la supposta dei crediti inevasi
ingrossi ulteriormente.
Siamo arrivati a diciotto chili, caro Elio.
Tra qualche mese interverrà la prescrizione
e mentre Falli titillerà allegramente coi baffi il clitoride secco di
qualche megera,
con letizia di babbo Lucano
tu potrai finalmente dire addio alla supposta.

Due ore dopo aver voltato le spalle a Falli,
mentre un povero inserviente siciliano,
investito da un vento gelido,
si fa un culo così a caricare pesanti attrezzature geologiche,
il ciandala, preso da un raptus pari a quella d'una belva feroce,
si mette a tirare calci ad una baracca di latta,
attirando l'attenzione sgomenta degli inquilini locali,
imprecando a voce alta al cellulare...indovinate contro chi?
No, il sodomita Falli non c'entra:
il ciandala ce l'ha col povero babbo Lucano
perchè indeciso se andare o meno in Corsica
a causa della pianista Barina.

Scene da pazzi: glielo faccio notare e il ciandala cosa fa?
Invece di riconoscere di aver perso il controllo
e mostrare comprensione e pietà verso il povero Lucano,
dichiara la giustezza e l'irreprensibilità morale dei calci
tirati alla baracca e delle grida proferite al padre...
Col volto paonazzo e quelle grida egli mostrava più
simiglianza ad un bambinello fuori di testa, che ad un uomo.

L'hybris consente inoltre ad Elio di perpetuare,
con la serena coscienza di un porco,
la sodomia passiva,
lo spargimento vano del seme mediante
la manipolazione solitaria dei propri genitali,
il congiungimento carnale impuro, con uomini camuffati da donne,
ibridi e ambigui, noti come trans:
tutti gravissimi peccati mortali aborriti dalla spregevole religione
cristiana, cui egli farisaicamente asserisce di appartenere.

Perciò, e per finire:
di giorno a commettere atti impuri con i trans brasiliani;
di notte a fare il pellegrinaggio del divino amore
sull'ardeatina in compagnia di pappagalli senza cervello
belanti ave marie e pater noster...sotto l'impulso carnale
di una disgraziata gesucristara dietro la cui gonnella
il barboncino idrofobo Patucchi non smette di sbavare...

Chissà come reagirebbero quegli stolti pappagalli belanti
ave maria e pater noster, col cero in mano, farisaici compagni
che questa notte avrai accanto lungo il cammino sull'ardeatina,
se sapessero dei tuoi impuri e ibridi rapporti sodomitici...

Così è la vita caro Elio.
Sono stato ancora una volta troppo duro con te?
Certo.
Il mio compito è sferzare l'uomo stolto,
sinchè raddrizzi la schiena, sproni il piede e levi lo sguardo.
Per gli stolti la verità è sempre una medicina amara.
Il nettare d'hybris inebria sino al punto di rendere ciechi.
Del resto è dalla cecità che scaturisce l'uomo.

Guarda bene il cielo stanotte.
La stella di Lucifero brillerà per te...

venerdì 17 maggio 2013

il ritorno della bambina

E così sei tornata bambina mia.
Le bambine come te andrebbero fecondate presto
affinchè gioiscano della maternità e dei suoi benevoli frutti.
E invece...
Il tempo di stamparti sulla schiena un orribile tatuaggio,
comprare una collanina e sei tornata a fare la buttanella
sulla bontina, per la gioia del mio cazzo
e la malinconia del mio cuore.
La Romania fa schifo, si muore di fame,
meglio fare la buttanella qui.
Chi può biasimarti?
Forse anche io avrei fatto lo stesso.

Si è dissolto l'incantesimo fatale che mi legava a te?
Due mesi fa ti scaldavo i piedini gelidi quasi ogni giorno.
Adesso invece...
ti sborro, ti bacio sulle guance e ritorno
alla mia sciocca esistenza.

Firmerei un patto col diavolo per baciare
le tue guance morbide e per sborrare senza guanto
vita natural durante nella tua fighetta stretta,
tra le tue chiappette bianche.

Non è possibile?
Pazienza.
Il mio cuore troverà un'altra bambina.
Il mio cazzo sborrerà un altro paio di chiappette.
Questo l'ho capito, ormai.
Non è mai troppo tardi per cambiare rotta.

Cosa?
La nave sta affondando?
L'abisso mi sta inghiottendo?
Ma cosa andate cianciando, cornacchie del malaugurio!
E se anche fosse, come un dì certamente sarà?
Salderò lo sguardo oltre l'onda e il polso
al timone, sino alla fine.
La mia isola, irragiungibile,
in fondo all'inesausto orizzonte,
mi ammicherà per l'ultima volta.