mercoledì 16 maggio 2012

madalina

Mi auguro che la Grecia esca dall'Unione.
Meglio un tozzo di pane secco, una cipolla, un orto, una capretta, che vivere sotto il giogo infame delle banche, delle agenzie di rating, del fondo monetario, etc. etc.
Mi auguro che l'intero impianto "europeo" crolli e che gli attuali detentori del potere
restino sepolti sotto le macerie.

Appello a Paterbaldi: Madalina ha bisogno di te, dei tuoi soldi.
Deve rifarsi i denti, comprare una casa in Romania per i due piccoli figli, costruirsi un futuro
decoroso e sereno.
Se potessi la aiuterei io.
La vorrei accanto a me, per sempre forse.
Lei, che ha libato e liba peni per necessità.
Sarebbe la mia felicità...
E forse sarebbe una lezione morale per i mille moralisti ottusi come il caro a.r.

Hai scelto di essere una nullità, tu, che potevi essere un dio in terra...
Si. E ho scelto bene.

lunedì 14 maggio 2012

baal dux

Lucs è un brav'uomo.
La sua conoscenza dell'occulto, di buon livello, è unita ad un genuino carattere sanguigno.
Ha più coglioni di Paterbaldi, è deciso, è dotato di quella discreta dose di inflessibilità e resistenza alle avversità che contrassegna il generale valente.
La possibilità, infine, che l'occulto sia una fregnaccia o un semplice stato mentale alterato, non inficia il valore morale di quest' uomo.
Che, pur tuttavia, sempre uomo resta, come tutti.
Ancora devo trovare un uomo sulla terra che mi dimostri la sua deità, le sue "superiori possibilità"...
Per quanto riguarda Gustavo Rolla, adorato dalla stirpe dei Paterbaldi, ho l'impressione
che sia stato un finissimo e geniale turlupinatore.

Per concludere, mi auguro che esista un inferno, a mo' di quello concepito da Dante.
In esso dovranno finire Mario Monti e Gorgo Napoliano.
Il primo, come sanzione, dovrà inghiottire in eterno banconote, spalmate di merda.
Il secondo, assiso su un trono di diamanti e gemme, sarà divorato da topi e blatte.
Io, calunniatore inesausto, mi reincarnerò all'infinito, pago solo di perpetuare il piacere.
Oppure, spazzato via dal vento, farò compagnia al pulviscolo,
sotto lo sguardo di un sole immoto.