lunedì 25 marzo 2013

un dì

Primo comandamento:
non abbiate mai paura di amare!
Gettatevi nella fornace, nel pozzo incandescente
del vostro sentimento:
non abbiate paura di non far più ritorno;
non abbiate paura della sofferenza;
non abbiate paura di rimanere schiacciati!
Un giorno comunque morirete
e la libertà del nulla vi sarà concessa.
Ma fino ad allora, se veramente nasceste uomini e non vermi,
continuate a lottare ed ad amare!

Cosa?
Amando, seppur invano, si diventa folli?
Stolti!
Che vuol dire invano!
Non siete mica al mercato, dove si vendon cianfrusaglie
e dove l'utile e l'affare sono la regola!
Amare non è mai vano:
è la conquista più alta del vostro essere!
E che importa di diventar folli!
La follia è la chiave che schiude la porta del sogno!
E i vostri sogni, per vivere e realizzarsi,
hanno bisogno di gesti grandi e folli!
I quartomondisti del sesso,
i ciandala del sentimento,
incapaci di amare una donna,
incapaci di immolare il loro cuore ad una donna,
ad una creatura di carne che non sia un mero fantasma,
incapaci di tutto ciò perchè il loro cuore
è troppo piccolo, debole e meschino,
deviano il loro sentimento sui fantasmi semiti.
Com'è facile amare un fantasma, oh mezze tacche!
Il fantasma non vi deluderà mai!
Lo sguardo dell'idolo non si volgerà mai altrove,
lungi da voi,
perchè vuoto è il legno della croce
e morto e freddo è il marmo della Vergine Maria.
Come fate ad adorare il silezio d'una statua?
Non capite che l'idolo è solo un oggetto morto?
Non capite che il pulsare del cuore è tutto?
Com'è facile la vittoria, oh meschini inseguitori dello spirito!

Questo voglio che si ricordino gli uomini
quando l'umida terra mi spalancherà le braccia.
Io vissi per Te
Io incisi il Tuo nome
Come il cielo
un dì incise
la sua stella più bella.