giovedì 21 marzo 2013

l'appiglio

Che cosa dà forza ad un uomo?
Cosa gli permette di non soccombere dinanzi
alle molteplici avversità che la vita gli oppone?
Perchè taluni sanno perire in piedi, in silenzio,
con la fronte levata e un sorriso sulle labbra?

Dunque il merito sarebbe della fede.
Sono d'accordo.
Ma quale fede in particolare?
Quella nel fantoccio semita?

Guardate Gramsci ad esempio.
La forza che lo sostenne durante la prigionia
fu l'amore per la propria donna e la speranza
di veder crescere i propri bambini.
Ogni pagina, sobria, tenera, mai astiosa,
che questo uomo immenso scrisse
fu dettata dal sentimento irriducibile del suo cuore.
Senza l'affetto, seppur distante,
della moglie, della famiglia e degli amici,
è lecito presumere che egli sarebbe ceduto prima.
Solo quando un uomo non ha più alcun appiglio,
solo allora la sua capitolazione è prossima.

Infine Gramsci, vinto dalla malattia, morì.
Eppure, il pensiero dei suoi cari,
il loro affetto profondo e inestinguibile
dovette consolarlo rendendogli sereno
l'ultimo momento della vita.

E chi non ha appigli?
Che fine farà costui?