giovedì 14 marzo 2013

l'edera

Forse Anemona andrà via a Pasqua.
In Romania l'aspettano sette fratelli, un padre alcolizzato
e violento e una mamma tabagista.
Nella casetta dove vive l'umile famiglia di Anemona
spesso manca curento eletricu.
No, non temete, non masturberò la vostra compassione:
Alfia e Barnabel non avranno bisogno di fazzoletti con cui
asciugare lacrime.
Qui non troverete nè Dickens nè Verga nè Pasolini.
Per me il male -o meglio, la sua analisi-
è solo un trampolino di lancio.
Prenderete il volo come la colomba cubelliana?
Oppure vi sfracellerete al suolo?
Nessuno lo sa.
Forse la bambina non tornerà più:
e se smetterà di battere sarà senz'altro un bene.

Se credessi in un qualsiasi inutile dio
potrei pregare affinchè la bambina sia felice.
Ma ho imparato a credere solo nelle mie forze
e pertanto non perdo tempo a coltivare illusioni.
Lascio l'edera dei sogni e della speranza
avviluppare l'anima è vero:
ma dietro le verdi foglie bagnate dalla giovine luce
del Sole
il buio ha corrotto la dura corteccia del tronco.

Guarda come le bianche nubi corrono nel cielo!
Guarda come esse si immolano indifferenti
nella pure luce del meriggio!
Cosa?
Una sola vita basta per mille sogni?
Ma com'è possibile?

Perchè
L'azzurra linea del mare,
Perchè
Il perdersi placido dell'orizzonte,
Perchè
Il tuo sorriso Anemona?

Benedetto colui che ha un sogno impossibile
incastonato nel petto.