domenica 23 dicembre 2012

la scoppola (Adamo Pancozzi)

Due righe su Adamo Pancozzi.
Perchè?
Perchè voglio lasciargli un dubbio,
una lieve increspatura sulla superfice
piatta della sua vita.

Sarò equo, come sempre.
Tu, Caro Adamo,
sei l'esempio perfetto del padre mite,
del marito fedele e del compagno onesto.
Sei anche un discreto gesù cristaro .
Sei il modello a cui l'umanità dovrebbe ambire
per realizzare una pace e una fratellanza perpetua.

Eppure ciò non ti basta, caro Adamo:
tu hai bisogno d'altro.
E di che cosa hai bisogno?
E' evidente:
tu brami la mammella del Male...

Io non ti conosco che per la tua esteriorità,
caro Adamo.
La tua esteriorità, per me, è oggettivamente
insignificante:
hai attraversato l'inferno qualche volta?
Reca, la tua anima, segni di effrazioni
o lacerazioni?
Niente di tutto ciò...
Vai a messa, suoni il basso,
riceverai l'estrema unzione
al momento giusto.
Sei quindi abbastanza vergine al male e al dolore.
Però, però...

La mammella tenebrosa è lì che ti guarda...
E la tua bocca, ahimè, un tempo linda,
si va insozzando
col nero fiele dell'odio...

E' vero: tutti odiamo.
Tutti siamo intrisi, più o meno, di questo fango.

Ma vedere te, amico mio,
-Tu, che noi tutti avremmo dovuto essere:
padri miti, mariti fedeli, compagni fidati- ,
vedere te, intriso d'odio, è triste davvero.

Perchè odi tanto Sburrasconi,
caro Adamo?
Perchè questa tua stupida ossessione?
Perchè non ti basta amare la tua famiglia
e suonare il basso con i tuoi amici?

Il tuo odio è così fisso e stupido
-al pari di quello del maestro Binda-
che non ti avvedi di tutto il resto,
degli altri "mali" che ti circondano;
e ai quali forse ti sei rassegnato.

Un'ultima cosa:
anche tu sei un pò tirannico
e poco incline alle critiche,
come me e quel tizio che odi tanto.

Ma ancora confido in te vecchio mio.
Se mi deluderai
ti toglierò l'amicizia da
facce(dacazzo)book.
E quando ti troverò,
magari sullo scranno d'una chiesa,
ti tirerò una scoppola in testa
oppure una pacca sulla spalla.
Come a chi, in fondo, si vuole bene.