martedì 11 dicembre 2012

Gea (due albanesi)

Sono forse albanesi quei due Cristi all'interno
di un ducato bianco del 93?
Uno, dal viso rubicondo e con una barba rossastra
e ispida fa il geofilo; l'altro, parimenti bello,
sembra essere uscito da Dacau:
con un capo spelacchiato e tondo simile ad una palla da biliardo
da cui si allunga un naso appuntito e sgraziato come quello di un negro,
egli pare...Pinocchio, il burattino di legno.
"Pinocchio" è un meridionale e fa il bracciante.
Se fossimo razzisti -e anche un pò classisti-
da quegli elementi estetici e somatici dovremmo dedurre
una quasi automatica e oggettiva inferiorità sociale e culturale
dei due "albanesi" poc'anzi descritti.
Tuttavia, un dato sociologico "istituzionale"
-cioè formale e conformista-
impedisce di annoverare i due Cristi alla teppaglia.
I due, infatti, hanno una laurea:
un pezzo di carta,
mero riconoscimento esteriore,
con cui bisognerebbe far toletta:
e che invece, nella coscienza psicologica della massa
-coscienza "falsa" e ingenua ovviamente, perchè scambia la "forma"
per sostanza e perchè vive e prospera di specchietti per le allodole-
assurge a simbolo di "redenzione" e superamento
di un precedente stato esistenziale vissuto con vergogna,
al pari d'una barbarie o un'infamia...
(Pasolini avrebbe detto che non una laurea "eleva" l'uomo,
bensì un reale amore verso la cultura...
Ma io, purtroppo, non sono Pasolini:
e devo quindi mettere in discussione,
-cioè vivisezionare con il bisturi dell'analisi critica più spietata-
anche questo asserito "reale amore verso la cultura"...).

Ma torniamo ai due "albanesi" laureati...
Pinocchio, il bracciante meridionale,
pagato alla giornata,
assiste il barbuto geofita, suo "principale";
il geofita, uomo onesto e diligente, a sua volta
lavora sovente per conto di un certo Nax Falli,
degenerato sessuale e "malupaturi",
debitore moroso e arraspatore di centesimi.
Nax Falli, quarantenne di bell'aspetto
con baffini brizzolati
-fatti crescere appositamente per "stuzzicare"
i clitoridi di donne anziane-,
copula con "pregnant" all'ottavo mese di gravidanza
e pratica la sodomia attiva con signore divorziate.


Nei confronti di questo Nax Falli,
il geofita -a causa forse d'un complesso d'inferiorità-
ha accumulato crediti inevasi per circa XXX dollari...
Pinocchio, il bracciante meridionale,
-vicino moralmente all'eversione contro
il sistema della finanza e del capitale-
incita con fervore il geofita a riscattarsi
da questo Nax Falli; ma senza risultato purtroppo.
Il geofita, infatti, è alla mercè di Nax Falli,
al pari di un topolino nelle fauci di un gatto.
Ma non disperiamo: un giorno forse
l'albanese leggerà Marx; oppure si comporterà come
se lo avesse letto...

Il geofita ama il proprio lavoro:
cioè ama la terra.
Le sue mani, tozze, screpolate e rugose,
-la cui vista ributtante produrrebbe senz'altro lo svenimento
di qualsiasi donna dell'alta società-
testimoniano di questo amore profondo e verace:
egli non cessa di "copulare"
-cioè di dialogare-
col limo, con le argille, con le sabbie, col tufo:
e questo dialogo, questo studio, questa "copula",
lo mette in diretto contatto col Creatore...
Ecco quindi la verità:
il geofita è un mistico,
ma la sua "mistica",
paradossale e materiale,
anzichè sgorgare dall'ottenebramento dei sensi,
scaturisce dalla "mesticanza":
cioè dalla religiosa manipolazione, penetrazione
-e masturbazione-
di Gea...

I due albanesi, "u russu" e Pinocchio,
ricoperti di fango e coi piedi umidi,
(probabilmente visti con disprezzo classista
presso l'alta borghesia e i "laureati"

in giurispochezza o economia e monnezza)-
i due albanesi
andranno per la loro strada, partendo verso le sette
del mattino a bordo di un ducato usato del 93.
La loro "strada" è solo una: la terra.

E la terra, cioè Gea,
un giorno,
forse,
li ricompenserà.