martedì 6 settembre 2011

binda

Chi è Binda?
Un pavone che suo malgrado ha paura della finanza e che la mamma scopra il suo vizietto per l'oppio e le pomiciate coi maschi.
E' anche un amabile e ingenuo idealista.
Tuttavia è la purezza disinibita della loro ingenuità, del loro ideale (il bene esiste e lo incarnano loro, non dimenticatelo), che rende gli idealisti candidi come i bambini.
Solo gli ingenui possono essere felici.

Tra una suonata, una tirata d'oppio, una pomiciata con un maschio e due bracciate d'estate al lago, egli è felice così.
Disdegna il capitalismo, ripugna il denaro e dà ripetizioni alla stessa tariffa d'una nigeriana
(entrambi in nero!)
Preferisce il campeggio agli alberghi di Tokio a cinque stelle.
Non sembra sognare nemmeno il successo (ma in fondo lo anela come ogni artista).

Eppure abbiamo bisogno di questi fanatici dell'illusione (del bene), della loro buona fede, del loro inutile sacrificio. (Ogni sacrificio è inutile perchè si perde e basta, a meno che non godiate nel perdere... come Cristo ad esempio).
Abbiamo bisogno di arte (l'arte, come il bene, è l'illusione suprema) per consolarci del dolore e della storia (la storia è la catastrofe irreversibile, è la rivincita contro ogni speranza... una prova? non vi basta che morirete?)
Questi giovani idealisti, in modo convulso, colorano la vita.
Certo, i loro quadri seccano e marciscono presto.
C'è bisogno di ravvivarli con lo sputo e l'orina.
I fiori del male sono più longevi.
Tuttavia vorrei vedere Binda corrotto.
La purezza che si screpola, che si fa avvolgere dal velo della tentazione.
Binda che ama il lusso, lo spreco, l'accumulo, il potere, il male (o a.r. che va finalmente a meretrici).
Sporcatevi. Infangatevi.
Lacerate il vostro imene. Mettetevi alla prova.
Avete scolato solo qualche bottiglia e fumato escrementi.
Avete avuto qualche allucinazione e l'avete chiamata Dio.
La feccia è ancora tutta giù.
Il male potrebbe piacervi.
Non dimenticatelo mai.