mercoledì 11 luglio 2012

la sfera

Che capolavoro di liberazione e leggerezza
la breve inquisitoria del Papini contro
la filosofia tutta!
La filosofia è inutile!
Evviva: un fardello in meno!
Lasciate elucubrare teorie astratte e vuoti sistemi ai perdigiorno, cioè ai filosofi:
la vita si sbarazzerà sempre delle parole vacue e delle invenzioni impalpabili
di questi invertebrati che voglion spiegar tutto e presumono di esser giunti
alla radice di ogni cosa.

Viene da chiedersi: e bisogna inerpicarsi per i sentieri delle nuvole e percorrerli
sino alla fine per giungere a ciò che era così ovvio?
Papini ci mostra, con dorica semplicità,
come basti un pò di buon senso latino per rischiarar le nebbie, teutoniche e non...

Con le pagine dei grevi tomi di Kant ed Hegel potete tranquillamente far toletta;
oppure potete arderle giusto per il piacere puerile di mirar l'azzurra fiammella
d'un fuocherello.
Schopenhauer, in compagnia della sua nolontà, datelo in pasto ai porci:
ve ne saranno grati e il loro concime feconderà la terra.
Nietzsche, con la sua volontà di potenza impotente e il suo eterno ritorno,
prescrivetelo ai dementi, agli ossessi, ai depressi e ai megalomani deliranti:
anch'essi ve ne saranno grati, dal cantuccio del nosocomio o del sanatorio.

Potremmo andare avanti, ma a che pro?

Superba, da ultimo, l'apologia che il Papini dedica alla fede religiosa,
da sempre vituperata da tutti i paladini feticisti della misera "ragione" umana.

Ogni passione, ogni idea, ogni credenza
può giungere allo stadio religioso.
La religione non è qualcosa a parte accanto alle altre cose ;
è un grado dello spirito umano, una temperatura
più alta alla quale tutto può fondere - la sfera
del fuoco di Dante e di Pascal.
(Papini)