giovedì 5 luglio 2012

gea

Cosa desiderare di più dalla vita?
Dopo aver cosparso di seme il ventre e le labbra di Nina;
dopo aver immerso le membra nelle placide acque del lago di Nemi;
dopo aver guardato il tramonto e il sorgere della luna piena dalle verdi colline di poggi d'oro:
desiderare oltre sarebbe folle.
A Nemi, mentre nuotate nel lago, guardatevi attorno.
Non capite?
Nuotate sulla superficie benedetta del sesso di Gea, o forse di Artemide.
Ella, la Dea, vi dona con infinita generosità i frutti della sua inesausta bellezza.
Appena usciti dalle acque, sarebbe nobile testimoniare
la vostra riconoscenza
con un sacro silenzio o con un sacro grido di gioia.

Monica, Madalina, Bliana, Nina, Gea, Artemide.
Non c'è morte più bella che morire per una Dea.

P.s. : un grazie anche a Paterbaldi.
Egli, infondendo mitezza e serenità, fortezza spirituale e speranza,
gaiezza e amore, arricchisce gli uomini e la terra.