venerdì 25 gennaio 2013

il frac di via renula

Dialogare col caro Albi è sempre un piacere.
E' un piacere perchè è una fonte inesauribile di nichilismo.
E io che come un baccalà credevo
d'aver sondato il fondo d'ogni uomo!
Che stolto immane!

Pensavo che il nichilismo potesse incarnarsi in tre forme:
nella poesia, come nel caso di Leopardi o Cioran;
nella furia distruttiva del pensiero razionale,
come nel caso di Nietzsche, Stirner o Sade;
e infine nella demenza teatrale,
come nel caso di quel disgraziato di Carmelo Bene.
In tutti questi casi si ode un grido disperato
contro l'esistenza.

Invece c'è un quarto caso di nichilismo:
"puro", rassegnato e silente:
quello di Albert Donasi.
"Puro" perchè se ne fotte d'ammantarsi coi sofismi
del pensiero o d'imbellettarsi con le filastrocche della poesia
solo per far bella figura nei salotti
o consolarsi coi balocchi della propria vanità.
(però la poesia di De Andrè ti inebria mascalzone d'un frac!)
Rassegnato perchè Albi, diversamente dagli altri
nichilisti, non si dispera nè si lamenta:
sa pigliarla in culo, stoicamente, come fecero
gli spiriti più forti.
E infine silente, perchè di fatto Albi è uno di poche battute.
Eccone alcune, lapidarie e ineffabili:
"L'uomo è corrotto in principio"
(anche Lutero lo pensava: ma a te caro Albi
interessa l'utero e non la grazia divina);
"La storia lo dimostra, ne è la prova"
(con riferimento al fallimento degli ideali umani
di giustizia e all'impossibilità di una società governata
onestamente...qui sei un pò apodittico caro Albi:
la storia infatti dimostra tante cose, spesso opposte...
non esistono solo il male e la corruzione, per fortuna.
Come facciamo a sapere in anticipo che le cinque stelle
finiranno in stalle, se non in base ad un pregiudizio negativo

sulla realtà?)

Insomma una domanda sorge in tutti noi spontanea:
donde deriva la sfiducia e il pessimismo del
più grande giornalista di via Renula?
Leopardi aveva un cancro che gli deformava
lo scheletro e possiamo capirlo.
Foscolo era mezzo fobico e possiamo capirlo.
Cioran non dormiva e possiamo capirlo.
Nietzsche era demente e possiamo capirlo.
Schopenauer non sborrava e possiamo capirlo.
E a te, caro Albi, chi ti capisce?
Tu, ringraziando il cielo, hai tutto:
la salute, la ricchezza e l'amore.
Chi o cosa infranse più vaste fiducie?

A me, come avrete capito,
gli ovini e i sagrestani non appassionano.
Tu invece caro Albi, pur essendo
uno zombi, sei ancora un'incognita.
La tua frigidezza morale mi ricorda
quella delle adolescenti acerbe
dai capezzoli turgidi e aspri come mele verdi;
gelose custodi del loro seno
ma liete e fiere quando
gli viene conquistato e libato...

Prima o dopo le adolescenti
perdono la verginità
per aprirsi al mondo.
Prima o dopo le rose sbocciano.
E chissà, chissà...
magari un dì vedremo sbocciare Albi.