venerdì 5 ottobre 2012

la zinzara

Mentre Patucchi si gode il tramonto all'Argentario con Barina
e uno dei suoi amanti,
io vado a trovare l'amata Anemona.
La bambina si è fatta mora, ma incredibilmente l'oro traluce dal nero dei suoi capelli di seta.
E' come se quel nero celasse, non riuscendovi, un sole sepolto, una fiamma,
quel fuoco sacro e divino delle vergini ariane,

la cui purezza diede origine e luce all'Occidente
e al mondo intero.
La bambina si ricordava ancora di Patucchi e delle sue fantasie erotiche:
voleva baciare " in boca e seno", voleva metterlo nel sedere (operazione semplice, viste
le risibili dimensioni del membro di Elio) ma essendo un pò tirchio non ne ha approfittato...
"Tu amico fio di mignota" mi dice con affetto scherzoso la bambina.
La poverina inoltre è tormentata da fastidiose "zinzare".
"Zinzare di Romania meno fie di mignota".

Passando per Apriliadue compro un paio di spray anti "zinzara" tigre e una ciambella calda
per l'adorata bambina.
Svolto a destra, abbasso il finestrino, Anemona si alza e mi viene incontro.
Ecco qui, ne ho presi due, uno per me e uno per te.
Uno è al talco, l'altro senza aroma, quale vuoi?
Qui c'è una ciambella con lo zucchero, è ancora tiepida.
"Io so che tu mi vui bene, perchè tu mi comprato anti zinzara... Grazie!"
Mi regala un sorriso candido come i suoi dentini bianchi,
uno dei più bei sorrisi che una donna mi abbia donato.
In quell'istante mi pare che gli occhi della bambina tremolino,
al pari delle prime stelle che timidamente si affacciano nel cielo poco prima del tramonto.
Uno scherzo dell'amore? Un inganno della sera?
Certo che ti voglio bene Anemona.