domenica 28 ottobre 2012

la patacca

Elio ama definirsi un mistico.
Qualche libro da due soldi che puzza d'India, qualche fachiro,
qualche prestigiatore alla Gustavo Rolla, qualche ritiro spirituale,
qualche viaggio a Medjugorje, rosari, preghiere,
sono sufficienti per Elio a trasformare un uomo in un mistico.


Sovente Elio mi invita a pregare.
Se le preghiere non si avverano, pensa candidamente Elio,
è perchè non si è pregato "bene", al pari di un rituale
infruttuoso perchè non correttamente eseguito.
Solo pregando con la fede più pura le nostre miserabili richieste
(il pane quotidiano, la fica) saranno esaudite.
Che tutto ciò rappresenti una deplorevole mistificazione sorta da
una psicologia d'accatto e infantile, questa evidenza a Elio non traspare.


La preghiera è per eccellenza il mezzo degli uomini vili,
che non avendo la forza e il coraggio di agire e prendere da sè, chiedono.
La preghiera è anche lo strumento dei furbi che attraverso l'adulazione
pensano di ottenere qualche briciola dalla tavola del potente.


Non mi si fraintenda.
Superuomini non esistono e quelli che fingono di esserlo sono degli imbecilli
che presto o tardi scopriranno la sconfitta.
Ad esempio quel presuntuoso di Evola, che ritenendosi invulnerabile, "interrogava la sorte"
passeggiando sotto i bombardamenti: e la sorte lo ripagò con una bella sedia a rotelle
per il resto della vita.


Pregare è umano.
Ogni tanto, riconoscendo con un senso di vergogna postuma la mia viltà, prego anch'io.
Prego per le solite quattro cosucce "borghesi", la fica, la salute, i soldi, l'affetto dei cari.
Me ne fotto dei mistici.
Non mi interessano i loro deliri dementi.
Chiedo solo la patacca e un pezzo di pane secco per il resto dei miei giorni.
Allora ringrazierò Dio, ben sapendo che egli non esiste, ma fingendo per l'occasione che egli esista davvero, colmando così la mia riconoscenza che altrimenti resterebbe vuota e senza oggetto.
...oppure, dovrei ringraziare solo la patacca, cinici che non siete altro?