domenica 21 ottobre 2012

il seme

Festa delle castagne a Rocca.
L'unica cosa interessante di questa festa plebea sono
le fiche e il paesaggio.
Quando la distesa sotto ai vostri occhi, ai piedi di monte cavo,
non era una spianata di cemento e di grigie costruzioni monotone,
quando nella notte non brillava la luce dei lampioni,
quando il buio era cieco e assoluto,
si poteva credere negli dei e nello spirito.
Gli dei erano lì, nel buio, a regnare con giustizia.
Il firmamento artificiale degli uomini mi suscita tristezza.
Tremolante, fissa, inutile, la luce giallognola della città è solo una
chimera, una caricatura.


A.r. e beppino tacciono.
Patucchi è al catechismo, per motivi legati alla patacca.
Si è innamorato di una integralista cristiana.
Non la fotterà; eppure si batte.
Non smetteremo mai di lodare l'eroismo di Elio.
Essere eroi non vuol dire avere vinto.
Vuol dire sapere "pigghiarla n'du culu" senza rancore.


Ho amato molte donne nella vita.
Amare non vuol dire essere fedeli in eterno ad un'anima,
cosa del resto rarissima e meravigliosa.
Amare vuol dire essere fedeli ad un sogno.
I sogni si infrangono sulle scogliere della vita.
E' il disincanto.
Eppure nessun disincanto potrà cancellare il ricordo dei
vostri sogni e della gioia che fu.
Il ricordo della gioia è un seme.
Stringetelo nel pugno.
Custoditelo.
Forse da esso sorgerà la speranza.