domenica 24 giugno 2012

la negra

Fabux Minchiarelli ha quarantadue anni.
Non ha mai infilato il pene in una vulva.
Vive in campagna con i genitori e due sorelle, entrambe minorate mentali.
Lavora come ragioniere per una ditta di carta igienica sulla via bontina.
Culturalmente prossimo allo zero, vota a sinistra per intuibili ragioni legate alle
origini cattolico plebee della sua famiglia (contadini calabresi trapiantatisi nel pontino).
Fabux conduce una vita mediocre, quasi fantozziana: malpagato, vessato da superiori e colleghi arrivisti, scartato sistematicamente dalle donne, si consola masturbandosi sino a notte fonda
dinanzi a trasmissioni televisive erotiche.
Sessualmente è inspiegabilmente attratto da donne ripugnanti: in special modo gli scarti
di sagrestia, le zecche, l'immondizia umana dei centri sociali, esercitano su di lui una potente suggestione carnale.
Un giorno, passando per la via bontina per recarsi al lavoro, scorge una negra col seno scoperto: giovane, con un fisico da modella, la prostituta lo saluta e gli fa cenno di fermarsi da lei.
Come in preda ad un raptus, il ragioniere inchioda e scende dall'auto.
Pallido, sudato, terrorizzato, raggiunge la negra.
Si chiama Riza, sorride ed è gentile.
"Zordi amore"
"Si...quanto?"
"Vendi amore"
Il ragioniere le consegna la banconota da venti e la negra lo porta dietro una fratta, gli cala i calzoni e glielo prende in mano.
Divorato dalle zanzare tigre, dopo quindici secondi, Fabux eicula per terra, in mezzo ad una sporcizia
che farebbe impallidire qualsiasi uomo civilizzato.

Poi succede l'incredibile.
Fabux si innamora di Riza.
Per un anno va a trovarla quasi ogni giorno, le porta ciberie e bevande, le regala profumi e ingenti
somme di denaro.
La vuole sposare, ad ogni costo.
La negra gli spiega che non può smettere di prostituirsi finchè non avrà pagato alla mafia nigeriana
una somma pari a ventimila euro.
Il ragioniere le promette che troverà i soldi, a qualsiasi costo:
dopo un mese, impegnando la casa dei genitori, riesce ad ottenere un prestito dalla propria banca.
In preda ad una felicità mai provata in tutta la vita, Fabux comunica per telefono
la bella notizia a Riza, mette i soldi in una busta, monta in auto e parte alla volta dell'amata.

Il sogno di Fabux purtroppo non si sarebbe realizzato.
Un ubriaco dell'est alla guida di un furgone rubato andò a schiantarsi a più di 160 km orari
addosso alla fiat uno del povero Fabux.
Con trepidazione Riza fissò la bontina tutto il giorno.
Il salvatore non sarebbe giunto.