venerdì 1 febbraio 2013

il germoglio della sera

Bianca pagina,
testimone solitaria e unica
della mia morte...

E così dovrei rinascere,
una volta ancora.

E dimmi,
oh silenzio della notte,
come potrei?

Volare dalla rupe,
per un istante,
lieve come aquila leggiadra
e infine discendere
nell'abisso,
nell'oblio.

Come te, divina Saffo!
Ma tu eri una dea
mentre io sono un mortale.
Agli eroi è dato morire:
mentre a me è concessa l'agonia dei vili.

Più nulla ho da dirti fratello Sole;
anzi, un'ultima preghiera:
veglia e splendi sempre su di Lei!
scaldala, e fughi la tua luce ardente
ogni ombra che insinuarsi vorrà in Lei!


E a voi, sorelle stelle,
placide di luce,
che guida mi foste
quando fanciullo vagavo la notte;
a voi care sorelle chiedo questo:
confortate sempre il suo giovane cuore,
allietate il suo sonno
e colmatelo di speranza perpetua!

E infine a te misterioso Dio
cui mai ho creduto!
Bada che la tua invisibile sentenza sia equa,
Bada che il male mai Le si appresti!
O risorto dalle ceneri dell'inferno verrò
a spezzare la tua spada e distruggerti!

Discendi pure tenebrosa Madre!
Non temo la tua scintillante falce!
Scocchi pure la saetta d'argento,
trapassi il petto!

Cosa sei tu, oh Morte,
se non un'ultima risata
dinanzi al mio abisso!

E tu, oh Satana,
prendi l'alma e traghettala tosto all'Ade
prima che essa ti sfugga per sempre!

E voi, vermi:
sia celere il vostro banchetto,
prima che il veleno sulfureo
del mio corpo appesti la terra!


A Te, mia unica Luce,
mio unico Ardore,
A Te farfalla il cui tocco
mi svelò quel dono
che chiamo Amore,
A Te dico addio.

Lieto si spegne l'astro
quando
la Luna germoglia nella sera.