lunedì 4 febbraio 2013

sangue e bora

Ma si!
Scriviamo!
A costo di schifare il frac di Via Frenulo!
Le dita fremono, come cazzi tesi...
Niente melensaggini stavolta...
il miele fa schifo ai miei quattro lettori,
essi esigono sangue e sperma,
essi esigono da me il cazzottatore lesto,
dal colpo micidiale...

Devo affondarvi nel giro di tre righe...
oppure avrò fallito.

Le signore e l'educande
avvertite sin d'or sono:
il fango qui è abbondante
e bandite son le sante.

I fanciulletti ben faranno a mutar lido:
poichè io insegno il parricidio.

Le fanciullette ben faranno
ad aprire l'orecchiette:
perchè qui Anemone si diventa
e s'assassinan le zuzette.

Solo minimi sistemi quindi
e qualche sagoma che appare;
dietro i vetri belli e lindi
c'è il mio circo infernale.

Nani, clown e folli;
Paterbaldi è un dei jolly
e Barnaba floscia i colli.

L'intera umanità di mostri e storpiature
è folta collezione...
E io raccolgo tutti quanti!
E ci gioco come ai fanti.

Oggi ha visto il coliseo
a braccetto di Cleteo
l'adorabile Romea;
fino a ieri
credea la bambina
che la vita sua fosse latrina.

Invece no mia Romea!
E la Città Etterna per te oggi splendea!
Va con Cletus e sii felice!
Dalla cenere risorge la fenice.

E ora basta,
perchè mentito ho ancora!
Albi è stufo de sta pasta
e vuole sangue e sbora!

E li avrai presto vecchio frac:
già di ossa .... odo il crac!