martedì 27 novembre 2012

il vecchio frac

Che bilancio fare dopo un anno?
Un anno fa scrivevo storielle delusorie, con una teleologia chiara e perversa.
Il fine era stoico, "schopenauriano": rafforzare me stesso attraverso la continua scoperta
del Male, la continua esplorazione e riproposizione di modelli destinati all'insuccesso.

A furia d'insuccessi, camuffati di teorie ed esempi stravaganti,
pensavo ingenuamente che mi sarei abituato all'idea fatale della caducità.
Quasi fanaticamente mi scagliavo contro ogni ottimismo:
esso andava bandito, perchè intrinsecamente legato al suo opposto.

Non so se cercavo di distillare il cinismo allo stato puro,
come calmante e balsamo alla mia sensibilità.
Forse si: cercavo una stasi, un'insensibilità come rimedio ad una
sensibilità estenuante.
Per fortuna, seguendo -seppur a tratti- la via della mano destra,
ho compreso la mia inconciliabilità con ogni forma di cinismo.
Posso amare, odiare, ma non restare indifferente.

Per fortuna quella strada pericolosa mi condusse altrove.
Al burrino.
Mi innamorai.
Il resto è cronaca.

Il contributo di Elio in tutto ciò è stato determinante.
Ma anche questa è cronaca: e il modo migliore per ringraziare Elio
è ripagarlo con una leale amicizia.
Certo: ci sono stati eccessi ed abusi da parte mia.
Ma chi non sbaglia?
Il breve accanimento, ad esempio, nei confronti di Alfia Dorelli
fu dettato da una legittima difesa pro Elio contro la feroce e isterica
persecuzione moralistica di Alfia.
Quando ella scoprì che l'amato geometra scopriva il piacere
con altre donne, seppure a pagamento, il demone della gelosia
la possedette.
La reazione di Alfia fu ignominiosa.
Doveva forse, il povero Elio, andare avanti tutta la vita a seghe, cara Alfia?

Forse oggi, cara Alfia, hai compreso il tuo errore,
la tua mancanza di amore e di pietà verso due poveri cristi
come me ed Elio.
E, ahimè, fosti ripagata con la tua stessa moneta!
Mi auguro con tutto il cuore che tu possa scrollarti di dosso
per sempre l'infelice abito di una sessualità repressa
(quanto sarebbero utili in situazioni come queste i Leuti e Rigatella
di un tempo!)

Infine Albi.
Mi telefona quasi ogni giorno, come una fidanzata.
Vuole sapere tutto, ogni dettaglio, ogni coito con Anemona o Madalina...
Parliamo sempre della stessa minestra, con una monotonia raccapricciante.
Sembra quasi che Albi sia nato stanco, stufo, semi moribondo,
affetto da una senilità e da una sterilità congenite.
Davvero a nessuna salvezza può attingere?
Davvero l'istinto di morte freudiano ha preso il sopravvento in lui?
Con quei muscoli d'acciaio potrebbe mettere in ginocchio il mondo!
Potrebbe avere mille donne bagnate al suo fianco e invece che fa, desidera che
l'aereo per le Maldive precipiti!

Orsù vecchio frac!
Davvero pensi che marcire nella fossa o in fondo all'oceano
sia la soluzione migliore?
Reimpara a gioire, con qualsiasi mezzo!
Solo questa è l'unica salvezza.