lunedì 13 febbraio 2012

la maschera

Ipotesi: Dio esiste e si camuffa.
Indossa la maschera del Diavolo per tutta una serie di ragioni intuibili.
Mettiamo che è un mascalzone: ma non vuole dimostrarlo.
A furia d'annoiarsi d'un tedio eterno, è diventato sadico: perciò deve tormentare qualcuno, cioè noi.
Terzo: ha preso gusto alla tortura e non può più far a meno di questa farsa, il "Male".
Quarto: non è in suo potere farla finita, levarsi di mezzo.
Quinto: mettiamo che un giorno venga finalmente smascherato e citato in giudizio da un tribunale umano.

Ecco le parole dei giudici:
Ce la siamo presa sempre con il diavolo, mettendolo in croce.
Ora finalmente sappiamo che il burlone, l'infame, eri tu.
Cosa hai da dirci, che non hai già detto, ingannando tutti, a cominciare da Giobbe?
La nostra condanna, l'unica possibile, essendo impotenti, sarà di non crederti più.

A questo punto Dio, sorridendo, replicò:
Fate come vi pare, la vostra condanna è leggera.
Anzi: mi eccita; e la vostra ribalderia mi piace.
Se aveste piegato all'infinito il capo ai miei arbitrii vi avrei cancellato già da un pezzo.
Non lamentatevi troppo: in fondo "siete"; o sarebbe stato meglio per voi non essere affatto?
Ora scusate: non avendo nient'altro da fare, devo occuparmi di voi.

Così dicendo andò via, coprendosi il volto con la maschera.