giovedì 2 febbraio 2012

il patto

Ilario Patucchi è un quarantenne senza fregna.
Anni or sono ebbe una fugace relazione con una ex compagna liceale, la quale,
dopo aver bevuto il suo seme, lo abbandonò per sposare un altro uomo, forse più aitante.
Da quel momento Ilario si dedicò con indulgenza all'onanismo, per circa nove anni.
Non gli pesava molto darsi piacere da sè, si era abituato così, quasi con rassegnazione,
anche se ogni tanto l'impulso carnale lo spingeva a goffi tentativi di "rimorchio",
nella specie di qualche "zecca", ossia giovani studentesse di sinistra della provincia di Roma.
Le "zecche" per lo più ignoravano le avances di Ilario oppure lo eludevano attraverso
un'amicizia estemporanea e di forma, due sorrisi, una birra e tanti saluti.
Poi un giono Ilario incontra il diavolo, camuffato nei panni di un piccolo borghese siciliano.
I due diventano amici e il diavolo, attraverso teorie razionaliste ed esempi concreti, spinge ben presto Ilario a condotte "immorali", quali la frequentazione (con annessa consumazione di rapporti carnali) di giovani prostitute provenienti dall'est europeo.
In particolare Ilario, a furia di seguire le laide orme del diabolico siciliano, conosce e s'infatua
di una certa Bliana, una graziosa diciottenne rumena che vende il proprio corpo per cinquanta euro.
Ilario, in preda a un ardore mai provato prima, corteggia con tutti i mezzi la ragazza con il fine di farne la propria compagna.
Purtroppo non vi riesce: la ragazza preferisce la libertà perversa del meretricio piuttosto che legarsi ad un uomo comune...
Affranto, Ilario non si rassegna: va dal diavolo e gli propone un patto.
Per quella ragazza rumena, così bella e dal seno candido, morbido e generoso, egli è disposto
a perdere l'anima.
Il diavolo accetta.
E così finalmente il sogno di Ilario si realizza: la rumena lo sposa e i due vivono un amore
reale e intenso...
La ragazza rimane incinta e dà alla luce un bimbo meraviglioso.
Passano gli anni e infine, ormai anziano, Ilario muore.
Riapre gli occhi e si ritrova dinanzi l'antico amico, il diavolo.
"Sono pronto..." dice, con voce solenne.
"Seguimi allora".
"Qualunque cosa mi attenda voglio comunque ringraziarti.
Grazie a te ho avuto la felicità.
Ho avuto tutto ciò che desideravo. Sopratutto ho goduto.
Senza una donna l'anima è inutile. Il vero inferno sarebbe stato farsi le pippe..."