giovedì 4 aprile 2013

la bertuccia

Credete d'avere un'anima?
Credete d'essere immortali?
In qualunque fregnaccia metafisica o spirituale
vi sforziate di credere
dovrete sempre fare prima i conti col vostro corpo.
La fame, il sesso, l'attaccamento:
queste tre forze vi vinceranno sempre.
Siete perlopiù dei ramoscelli, delle pure e semplici nullità,
delle casualità che il vento trascina ora qui ora là:
ma il vostro orgoglio e la vostra stupida presunzione
non sarà mai in grado di riconoscerlo.

Bada bene caro lettore:
io non ce l'ho con nessuno.
Anche il verme ha la sua grazia:
gli riconosco la dignità d'esistere
e il suo strisciare sulla terra suscita in me
tenerezza e simpatia.
Quando però una scimmia
si spaccia per qualcosa di diverso
e dice di avere un'anima o di essere immortale,
allora è il caso di tirar fuori una banana
e buttargliela in faccia:
affinchè essa si ricordi chi è veramente...

Il Patucchi, degenerato la cui misera volontà
equivale a quella d'una bertuccia non ammaestrata,
rincorrerà la banana dovunque verrà lanciata:
così un giorno andrà a mignus,
un giorno andrà a pregare la Beata Vergine Maria,
un giorno si lamenterà con i camerieri del Merdonald
perchè le patatine non sono calde...
oppure titillerà per curiosità la trans Noemi.
Sul valore della parola proferita dal Patucchi
non è il caso di soffermarsi:
quale valore può infatti avere la promessa
fatta da una bertuccia?

Circostanza ancor più tragicomica
è scoprire come la bertuccia Patucchi,
pur avendo a disposizione un comparto culturale
di prim'ordine, costituito dalla pregevole
libreria paterna, anzichè approfittarne per migliorare
sè stesso attraverso lo studio,
anzichè saggiare con ardimento
i pensatori più coraggiosi,
anzichè varcare soglie oscure e vagare alla ricerca
di nuovi lidi per lo spirito,
preferisca far la bestia, il pagliaccio di corte,
il barboncino in calore al servizio di zitelle disgustose,
l'ovino belante rosari,
il teatrante dell'idiozia,
il proselita farisaico,
il diabetico gesucristaro
la cui fede è il felice prontuario
per tutti i mediocri della terra.

Un'ultima nota a proposito della cultura.
Non basta avere una buona biblioteca per
essere migliori, forti e padroni di sè.
Lucano ha una buona biblioteca,
ha studiato molto e conosce l'esoterismo:
eppure in fin dei conti oggi
è un uomo vecchio e stanco,
vanitoso, pieno di nevrosi,
in balìa come tutti dei più elementari problemi della vita.
 
A te, mia cara bertuccia Patucchi,
auguro di diventare un uomo.
Schiena diritta, parlare breve e schietto.

Bertuccia o uomo...