giovedì 11 aprile 2013

amen anem...

Cosa vuoi sapere mio ignoto lettore?
Le vie del Signore sono finite, lastricate di sassi acuminati.
I piedi, scalzi, verranno lacerati più volte.
Infine si giunge nel deserto delle speranze, per morire come
un cane stanco.
Quando si è giunti alla fine non c'è più tempo nè spazio
per nulla.
La rabbia, l'amore, la frustrazione, ogni sentimento è inutile.
Così, finalmente vinti, ci si abbandona al niente e alla morte...

Hai perso.
Che fine farà quella sciocca bambina che hai conosciuto?
Ella ti ha voltato le spalle, ti ha vuotato il cuore.
Che ne sarà di te?
Come sarebbe bello congedarsi dal mondo
come fece Seneca o l'ateniese!
Ma l'ateniese mentiva:
per questo non temette la cicuta.
Seneca invece anelava la pace, l'unica vera pace possibile...

Tu invece, sporco siciliano,
non credi nè alle favole di Socrate nè desideri
la pace:
per questo la tua fine sarà orribile e spregevole.
Le tue ossa saranno spezzate, senza pietà alcuna;
le tue viscere in poltiglia finiranno in pasto ai corvi;
i tuoi polmoni affogheranno nel fango;
il tuo ultimo sguardo fisserà le tenebre, non il sole...

Questo è ciò che ti aspetta:
non dimenticarlo mai.

Ora torna pure a vivere
la tua mediocre e vana esistenza.

Sai che l'ultimo desiderio non si realizza.
Sai che la bambina non tornerà mai più da te.
Mai più.
Ma forse, forse,
al contrario di te,
un giorno
il sole
splenderà
su di Lei.