lunedì 15 aprile 2013

sdorra e passa

Mi getto su una poltrona imbottita
del salone Patucchi.
Barina si mette a strimpellare al piano
qualche nota stonata di Per Elisa.
Lucano, intanto, prostrato,
nella sua stanza sospira
"voglio morire, voglio morire"...
Un tempo evocavi Satana e davi ordini
agli spiriti inferi, caro Lucano.
Ora invece invochi la resa.
Com'è strana la vita.


Per strada incontro il mitico Gaspare.
Ha sempre la battuta pronta.
Quanno te piace assai a patacca
si ruvinato - mi dice.
Anche il fraterno Rigates mi ammonisce.
La mia vita gira attorno a questa
dannata patacca.
Non riesco a trovare ispirazioni superiori.
Pistonare, venire e ricominciare.

Moldave, russe...senza posa.

La bambina è ancora sul muretto.
Racconta frottole per sopravvivere.
Spilla soldi e amore a un povero imbecille.
Ma questo imbecille dovrà dire basta prima o poi.
Dovrà dire basta e abbandonarla
al suo destino.

La primavera è giunta finalmente.
Voglio gioire.
Senza più il supplizio di un amore vano.