martedì 17 aprile 2012

la zucchina (il bis)

Ancora egli, Closeau.
Dopo essersi scambiato effusioni romantiche con padre Jeorf, allegro frate pederasta di Grattocchie,
(forse all'oscuro delle proprie innocenti pulsioni), Closeau mi conduce in uno di questi massaggi cinesi a due passi da San Giovanni.
Nelle mani esperte di due sbrigative baldracche depositiamo il nostro seme.
Naturalmente Closeau ha trovato di che lamentarsi.
La cinese gli ha quasi staccato il frenulo.

Dal 30 aprile Chaplin la farà finita.
Basta cinesi, basta templi.
Mi parla sempre della Zuzetti.
Adora le sue chiappe secche, il suo volto da strega risecchita.
Il suo membro, di appena dodici centimetri e mezzo, la infilzerà come la lancia che trafisse il costato di nostro Signore Gesù Cristo.
Ella, con gli occhi sbarrati, risorgerà a nuova vita.
Quel cazzetto sarà il suo nuovo dio.
Ella, inoltre, resterà gravida, visto che Pepus schizza forte e lontano, sino a due metri.
La creatura che uscirà dal grembo di Valenzina Zucchetti fiorirà sana e felice, grazie all'amore di un padre finalmente forte e risoluto...
Naturalmente tutto ciò è solo un sogno.
Concediamoci i sogni mio caro Pepus.

Anche io sogno.
Tu, caro Pepus, sai cosa sogno.
Ma non ci concedermo il lusso di rivelarlo qui, dinanzi ai volti grigi dei censori.
Essi, i censori, anelano la stessa identica cosa.
L'amore di una zucchina qualsiasi, possibilmente carina.
Tutto qui.