venerdì 6 aprile 2012

il prode

Marilena, eccitante come un boiler...
Ancora più eccitante il fatto che si ritenga una "figa"...
Il fatto che esibisca con disinvoltura foto del suo volto (e del suo fisico) orrido non suscita scalpore.
L'essere umano non ha senso estetico, coltiva l'orrido.
Baciate ad occhi chiusi questa vacca, immaginate la sua lingua gigante invadere la vostra bocca.
Esperimenti che neanche Arigates potrebbe concepire.
Polpacci alla Maradona, caviglie spesse come pali della luce.
Tettine flaccide e inesistenti naturalmente, rigonfiamenti al cotone, fuffa e un futuro di silicone duro come marmo
La figa stretta come un uscita del raccordo.
"Ma è dentro?" vi chiederete e con orrore scoprite di non sentire nulla,
sebbene il vostro cazzo sia grosso come quello di un toro.

Passando ad altro, devo elogiare il caro Mario Prodi.
Il suo barolo del 2006 era ottimo.
Esempio di vita, mi ha insegnato molte cose.
Coltivatore di vizi che terminano nella scatologia, ha allevato, seppur brevemente, una coscienza parassita e romantica, la mia.
La depravazione morale di Prodi, camuffata dal più aristocratico bon ton,
è uno stimolo che non cessa di sedurmi.

Un elogio anche a Peter Joseph.
L'ultimo Zeitgeist è l'ennesimo capolavoro.
Il finale, con tutta l'umanità che ripudia il danaro, è sublime.
Peccato che non succederà mai.

Da ultimo la cara Paola.
Le tante battaglie civili, tra cui quella contro l'inceneritore, riempiono di senso
la sua vita.
Che si vive a fare?
Per amare e cambiare in meglio il mondo.
Cose buone, eccellenti anzi.
Pur tuttavia alle rivoluzioni preferirò sempre la fica.

Il cielo stellato sopra di me.
La fica calda dentro di me.