venerdì 29 luglio 2011

l'inferno

Ore 22 e 20.
La via prenestina sembra un ateroma, l'arteria squassata di un mondo in decomposizione, percorsa da un liquido bluastro come il veleno, come lo sperma di un dio spento ...
Pare di stare in una latrina luminosa, in una minuscola Las Vegas infernale e venerea.
Queste nuove buttane dell'est... pezzi di fica immani.
Corpi da modelle, bambole morte belle come la morte che suggella.
Le conosco queste brave ragazze, le conosco senza averle mai conosciute.
Per sapere bisogna sentire.
Non amarle è impossibile...
Questo contrasto assurdo, la purezza e la bellezza di queste donne sprofondata nell'abisso del marciapiede notturno e sporco, mi fa impazzire...
L'ironia di quest'inferno è la sua sconvolgente purezza, la sua assoluta reiezione...
Queste donne, la loro anima alberga in un altra regione del mondo...forse in una sperduta prateria o in un bosco dei balcani... tuttavia la loro essenza non è l'assenza, la loro anima è da qualche parte...
Non sanno fare niente, come vergini inesperte, il sesso per loro è la cosa più immonda...eppure lo fanno, con disgusto supremo...
Per questo mi limito a contemplarle, sirene mortifere, assassine del desiderio.
Questa schizofrenia, dettata dalla costrizione altrui o dalla miseria o dall'avidità di fare soldi aprendo le cosce senza fatica...
Rimane questo assurdo terribile, questa bellezza che si deprime nel sesso anzichè goderne.
Bisognerebbe scopare cento maschi al giorno, succhiare cento cazzi e sapere che gusto ha il lattice di un preservativo scadente per capire il disgusto e la nausea
per il maschio.
Bisognerebbe essere una una buttana...