giovedì 28 luglio 2011

boudoir

Che serata.
Scrivo dalla tazza del boudoir.
Diario di bordo.
Dal bordo della tazza.
Il pesto, il mio pesto al basilico, ha un rigenerante effetto purgante.
I fascisti avrebbero dovuto usare il mio pesto al basilico.
Sarebbero stati odiati meno.

Il simposio è il solito, con una nevrastenica al centro dell'attenzione.
Nessuno eguaglia l'esaurimento di e.l.
Persino io, baldo e a.r. a confronto siamo normali, in grado cioè di dominare e gestire i nostri spettri.
Persino l'oblio di un peppino è preferibile all'ipertiroidismo spirituale di e.l.
A.r., io, baldo, peppino, grey, in un certo senso abbiamo fatto pace con il buco nero che è in noi...e non mi riferisco all'ano naturalmente.
Abbiamo smesso di opporci, ognuno a modo suo.
Il "male" è al margine, in un cantuccio, come un gatto nero, e noi lo accarezziamo
(senza farci graffiare) come un figlio illegittimo che non si può ripudiare...
Siamo quasi spensierati, leggeri, dinanzi alla gravità di e.l.
Con a.r. sembra di giocare a tennis, a frisbi...
Le parole scivolano tra noi con la fluidità dell'olio e l'aroma di zenzero.
E' divertente, giochiamo per il gusto di giocare.
Nessuno vuole vincere o prevalere.
Ci lanciamo un frisbi da distanze soniche, da vette di mondi incompatibili.
A.r. è il maestro supremo di sè, forse addirittura del Sè...
Mette a segno ogni lancio.
Riporta tutto a sè.
E' un mistico intriso di vita.
Trasmuta la disgrazia in pane commestibile, l'urina in acqua potabile.
E' un dio uomo.
Non conta ciò in cui crede.
Per me ogni credenza è un inganno.
Credere alla verità però è l'inganno peggiore perchè soffoca la vita.
Senza questo artificio la vita si inaridirebbe.
Perciò l'inganno è l'unica realtà possibile per l'esistenza.

Ora non importa se a.r. viva o no nell'inganno, perchè ciò che conta è non essere schiacciati da ciò in cui si crede.
E a.r. non è schiacciato.
Libra sereno.
E' l'esempio più limpido di una coscienza che tenta di darsi un senso.
E ci è quasi riuscito...

E.l. invece...
Gira a vuoto come un povero cane cieco e zoppo, cercando pozzanghere con cui estinguere una sete mortale di vita.
Sbanda ad ogni angolo.
La vedo si e no una volta l'anno ed è sempre allo stesso punto, perduta nel pozzo dei suoi desideri.
E' tremendamente contratta, attorcigliata da mille brame e dubbi...
Non sa cosa vuole e spera che siano gli altri a dirglielo.

Forse posso dirti qualcosa e.l.
Posso dirti che nel fallimento, come nel letame e nella decomposizione, risiede un germe di resurrezione.
Il fallimento può essere fecondo.
Può farci capire che perdere non è poi così grave.
Nella sconfitta assoluta si può trovare la liberazione, come buddha...o Dio, come san francesco.
Si può diventare più generosi, perchè chi non ha paura di perdere elargisce con voluttà...
A.r. potrebbe insegnarti a rinunciare all'Io.
Baldo l'ironia.
Ma alla fine gli insegnanti sono palloni gonfiati.
Perciò, cara e.l., non contare su nessuno.
Lasciati fallire.
Forse risorgerai...