lunedì 7 marzo 2011

l'ultimogenito

La pasta aglio e olio di Peppino come al solito è mezza scotta.
Come al solito anche l'aglio è semi carbonizzato.
L'unto del Signore, Saviano, enuncia quattro solenni banalità nel suo piatto soliloquio televisivo.
Da coraggioso scrittore antimafioso è diventato un divo inutile del teleschermo.
Ora si occupa della solitudine del potente e delle battone di Arcore.
Fa ironia su Ruby e dispensa alta cultura discutendo di mozzarella e dei gol di Maradona.
Davanti a me, in carne ed ossa, l'ultimogenito del filosofo catanese Sgalambro.
E' un amico di Peppino.
Fisicamente sembra Piero Ricca.
Barba e capelli ricci, leggermente obeso, mal vestito.
E' un tipo educato, parla a bassa voce.
Tuttavia emerge un banale conformista di "sinistra", nè colto nè intelligente.
Anche lui scandalizzato per le battone minorenni, per i coiti di testa d'ascella.
Lo informo, avendo un briciolo di conoscenza giuridica, che per la legge il sesso (non coartato ovviamente) è "consentito" a partire dai quattordici anni di età.
Il baccalà non mi crede e andiamo a consultare internet.
A questo punto, dato che la legge gli dà torto, si appella alla "morale".
Alla bieca morale dei sessuofobi bacchettoni.
Pur non essendo illegale, scopare con una minorenne non è morale.
Non è invece immorale imporre agli altri a che età possano cominciare a scopare.
Nè, del pari, è immorale impedire il sesso consenziente tra settantacinquenni e minorenni.
In cuor mio mando a cacare l'ultimogenito del filosofo catanese Sgalambro.
Chissà che tipo è il padre.
Chissà se anche lui è un troglodita.
Ma alla fine chi se ne frega.
Terminata la cena l'ultimogenito sembra ansioso di rifugiarsi in qualche bettola e concludere la serata ciucciando cannoni d'erba.
Peppino sapientemente suggerisce il "Tinello", nota bettola genzanese frequentata da consumatori di spinelli.
La proposta è prontamente accolta dall'ultimogenito.
Così saluto i due amici e me ne vado a casa.

Postscriptum: nel pomeriggio vedo sfrecciare su una specie di bidone scassato il vecchio Bragion Grey.
Sembrava Lando Buzzanca con una parrucca a caschetto nera.
Che Dio lo benedica.