venerdì 7 gennaio 2011

zenit

Allo stesso modo in cui nessuno dopo quasi venticinque anni è ancora riuscito a isolare e a spiegare il meccanismo eziologico in virtù del quale un banale retrovirus riuscirebbe a debilitare il sistema immunitario, nessuno ad oggi è in grado di spiegare e risolvere l'attuale crisi economica.
Non ci riescono gli economisti, non ci riescono i politici.
Entrambi ripetono la stessa canzone, lo stesso disco rotto.
Le formule magiche e vuote del neo liberismo.
Il dogma del libero mercato, le liberalizzazioni, l'abbassamento delle tasse, l'aumento della produttività, la riduzione della spesa pubblica, la smobilitazione del welfare, l'aumento dei consumi, etc. etc.
Il fatto che queste salutari formule magiche -applicate da decenni nell'America del libero mercato, delle liberalizzazioni, delle tasse agevolate, del welfare zero-
non abbiano mai risolto nè evitato alcuna crisi, questa evidenza non fa sorgere alcun dubbio.
L'importante è ripetere a pappagallo la formula magica così che gli ingenui alla fine abbocchino.

Altra demenza incontrovertibile: I soldi non ci sono.
Non ci sono perchè così decide chi li stampa, a costo zero e senza tallone aureo.
L'oro è merda, meglio le patate.
Tremonti è solo una marionetta della BCE, come tutti i ministri delle finanze europei.
Vuoi i soldi Grecia? Chiudi i rubinetti pubblici. Stringi la cinghia. Privatizza.
Chiudi ospedali. Regala l'acqua ai privati. Vedrai che così uscirai dalla crisi.
Bisogna fare sacrifici. Ma solo alcuni. Mai i Marchionne e i consigli di amministrazione che si spartiscono utili miliardari.
Non è un insulto che un dirigente guadagni cinquecento volte di più di un suo dipendente. Il dipendente non deve nemmeno scioperare, lo sciopero è un male.
Va bene così. Deve andare bene così.

La crisi non è un sintomo. E' il sistema.
Il sistema si nutre di crisi, la crisi si nutre del sistema.
La crisi è normale, è lo status quo.
Basta solo cristallizare le cose, anche le disparità e i torti una volta cristallizati non stridono più, bisogna solo rendere normale ciò che è assurdo, iniquo, abietto.
La crisi splende perchè il sistema ha vinto.
Tuttavia è nel momento in cui il sole è allo zenit che comincia a degradare.
Come le grandi stelle al termine del loro ciclo collassano su sé stesse, così il sistema, politico, economico, umano, raggiunto il suo apice, comincia a esaurirsi e alla fine piomba su sé stesso.
Lo schianto sarà un orgasmo. Forse l'ultimo.