mercoledì 21 maggio 2014

Febo

Gli ateniesi si ingannavano
credendo che Febo dominasse la Pizia.
Il parlare dell'oracolo era oscuro
affinchè ogni cosa potesse
contenere il suo opposto.

Cassandra e Isaia
invece vedevano solo più in là,
dove comincia la ruga e la stanchezza
d'un popolo.

La polvere di Tartaro intacca
tutti i troni della terra.
E' facile da presentire:
ma pochi hanno la vista così aguzza.

Le regole dell'universo sono
le stesse ovunque:

oggi hai il telefonino
per conoscere
il tuo anodino futuro;
ieri avevano una vergine
e le viscere di una capra.

Non dovrai temere per il domani,
l'anestesia della tua anima è già in atto.

Non credere che il dio ti ascolti.
E' l'errore più grande.
Egli esige: non concede.

Persino l'ultimo degli alessandrini
riderebbe di te, dei tuoi desideri piccini.

Aveva ragione Porfirio:
il dio non asseconda ciò che è basso e piccolo
ma solo il permanente, il definitivo.

Con le parole, suoni audaci,
non concluderai mai nulla.
Non salirai mai di un gradino.

La prossima volta ti racconterò
la storia di un uomo.

Per l'ennesima volta.